Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne
Dal 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Ogni anno mi chiedo cosa posso fare nel mio piccolo, come professionista che si occupa di questa tematica, per sensibilizzare chi segue il mio lavoro. Questa volta lo so, e mi viene in aiuto questa immagine.
La violenza, fisica e verbale, sono solo un piano di questa piramide. Tutti i comportamenti che si trovano al di sotto di quel piano non fanno altro che creare uno strato fertile per episodi di violenza, stupri e femminicidi.
Si parte dal basso, legittimare un linguaggio offensivo nei confronti delle donne tende a far sentire certi uomini autorizzati ad andare oltre. Così saliamo al piano superiore, e poi ancora sopra, e poi ancora sopra. In men che non si dica ci potremo trovare all’ultimo gradino.
La cronaca di questi giorni è piena di esempi, dal linguaggio colpevolizzante nei confronti delle vittime di stupri e femminicidi (“dai, se la sono un po’ cercata”) alle narrazioni tossiche che vengono fatte di questi episodi sui giornali.
Si parte e si deve partire dalla base di questa piramide per combattere la violenza. Si deve partire dall’educazione, di grandi e piccini, dalla sensibilizzazione all’uso di un linguaggio non discriminatorio ed inclusivo, non offensivo e non colpevolizzante. Si deve partire dalla lotta agli stereotipi di genere, che fanno male a tutti, uomini e donne.
Perché a volte non è mai “solo” una battuta, ma è solo un piccolo tassello che ci legittima ad essere violenti prima verbalmente e poi, magari, anche fisicamente nei confronti di un’altra persona.
Se sei una donna vittima di violenza contatta il 1522, oppure visita la pagina del Movimento contro ogni violenza sulle donne, di cui sono orgogliosa di far parte.